Il pesto genovese al mortaio si candida a far parte delle meraviglie del mondo: da maggio 2015 sarà tra i prodotti in vetrina all'Expo di Milano, entro tre o quattro anni potrebbe essere uno dei 364 beni intangibili inseriti come "Patrimoni Culturali Immateriali dell'Umanità dell'Unesco, che oltre al prestigio ottenuto, diventerebbe un incredibile strumento di promozione del territorio.
Ma cosa si intende con patrimonio immateriale? È tutto quello che concerne le espressioni, le conoscenze e le prassi che le comunità, i gruppi e, in alcuni casi, gli individui che vivono in un territorio riconoscono come patrimonio culturale. Il pesto rientra sicuramente in questa definizione, viste le sue origini e la sua semplice ma incredibile ricetta, che si tramanda di generazione in generazione.
La richiesta del riconoscimento più prestigioso per la tipica salsa ligure è stata lanciata lunedì 19 gennaio 2015 dall'iniziativa congiunta di Comune, Regione, Camera di Commercio di Genova e dall'Associazione Palatifini, cui spetterà il coordinamento del centinaio di soggetti - tra enti pubblici, aziende, consorzi e realtà attive sul territorio - coinvolti a supporto della campagna, ma non solo, giacchè per avere un sostegno pieno nei prossimi mesi verranno raccolte firme e lettere di promozione, così che la salsa simbolo di Genova e della Liguria diventi a tutti gli effetti un Patrimonio dell'Umanità, oltre che dei genovesi.
Fonti:
Comune di Genova
MenteLocale
Il Secolo XIX
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